
Come si fa a non apprezzare un personaggio come il Dottor Destino? La nemesi per eccellenza dei Fantastici 4, nello specifico di Reed Richards. Come ben sapete i due si sono conosciuti al college, ma da subito si è accesa una forte rivalità.
Destino. Victor Von Doom. Sovrano e dittatore del piccolo Paese di Latveria. Temuto e odiato da tutti gli Stati ed organizzazioni del globo. Ma più di una volta questo personaggio ha salvato la Terra o si è mosso a favore di cause in cui partecipavano i “buoni”. Ciò non toglie che vi fossero secondi fini.
Questa storia, pubblicata in Italia da Panini Comics, è scritta da Christopher Cantwell, nato inizialmente come regista e sceneggiatore, e disegnata da Salvador Larroca, nato come cartografo si è poi dilettato nelle due maggiori case editrici americane nell’ambito supereroistico, la Marvel appunto e la DC.
Un Destino mai così umano
Chi conosce già questo complicato, discusso e magnifico personaggio già sa che dietro quella inquietante maschera di ferro, posta per nascondere un volto ancora più inquietante, vi è un animo umano. Umanità celata, più che dalla maschera, da un carattere creato per proteggersi dagli altri e da sé stesso, innalzato per non sembrare mai più debole.
In questa storia troviamo un Destino tormentato dalle sue azioni e da un ipotetico futuro in cui si vede felice, sposato e come salvatore della Terra. Ma sembra un futuro così lontano ed irrealizzabile.
Siamo ai giorni nostri. Il cambiamento climatico è un problema attuale e serio. L’umanità ha creato un’utopistica soluzione; un macchinario in grado di prelevare il biossido di carbonio dall’atmosfera terrestre per poi espellere gli scarti attraverso un buco nero artificiale, creato nella faccia nascosta della Luna.
Doom ha avvertito l’umanità del pericolo di tale opera e quando le sue parole si avverano la colpa ricade su di lui. Diventa il ricercato numero uno, accusato dalla NATO, dalle Nazioni Unite, USA, UE… e, come se non bastasse, le nazioni confinanti Latveria sono pronte all’invasione, approfittando della sua assenza.
Altro tema prepotentemente presente all’interno di questa storia è la paura del terrorismo e come è facile puntare il dito verso il più ovvio. Un Dottor Destino mai così umano. Costretto a nascondersi, braccato.
Una sceneggiatura perfetta
I cinque capitoli che compongono la storia sono densi d’azione, senza un attimo di respiro. Le pagine scorrono da sole in un viaggio tra il tempo e soprattutto alla caduta di un sovrano, dalle stanze del suo castello, ai bassifondi di New York e ancora più in fondo, nelle viscere dell’inferno.
Un volume che merita assolutamente d’essere acquistato per la storia ben costruita con una sceneggiatura solida. Anche se il volume ad una prima occhiata appare essere conclusivo in realtà non lo è. Il lettore può esserne ingannato per la mancanza della numerazione in costina, ma la serie in America sta attualmente proseguendo, trovandosi al numero 7. La vedremo in Italia? Speriamo di sì, essendo altrimenti il finale troncato, precipitoso ed aperto. Se tutto va al meglio probabilmente arriverà per la primavera 2021.
Al termine del volume è contenuta una storia ambientata nel pieno della Guerra dei regni in cui Destino è visto attraverso gli occhi di una bambina, sua suddita, come un salvatore che scaccia i mostri malvagi che hanno invaso il suo Paese. Un mostro buono che scaccia i mostri cattivi.

Dottor Destino – Pottersville
Questo volume esplora un lato ancora più umano il difficile personaggio di Destino, nemesi per eccellenza di Reed Richards dei Fantastici Quattro. Una storia solida, ben sceneggiata con dei temi attuali come i cambiamenti climatici ed il terrorismo.
I disegni sono per realizzati. Infatti, Salvador Larroca, sembra quasi ispirato. Il tratto deciso e la raffigurazione di un Destino idilliaco, sono solo una delle tante meraviglie nel comparto grafico/artistico.
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